mercoledì 16 ottobre 2013

Caldoro e la terra dei veleni

Il Governatore Stefano Caldoro ha pubblicamente chiesto l’intervento del governo per risolvere il problema delle bonifiche in Campania ed in particolare nell'area compresa tra Giugliano, Acerra e Caivano “la terra dei fuochi”.
Mappa della cosidetta "Terra dei fuochi"
Secondo Caldoro si tratta di una emergenza nazionale da intervento immediato. Egli sostiene che la Regione e gli enti locali hanno già fatto tanto ed ora tocca alle istituzioni nazionali.
Di fronte a queste affermazioni non possiamo far altro che rappresentare il nostro sdegno, visto che come riconosce lo stesso Caldoro la Campania è stata stuprata da 30 anni di malaffare e camorra che hanno trasferito illecitamente nei nostri territori rifiuti tossici e pericolosi provenienti dal Nord Italia, dalla Francia e dalla Germania. In tutto questo gioco sporco di denaro e che ha seminato una quantità di veleni enorme nelle nostre terre e nelle nostre acque, la politica locale e regionale c’è entrata e come, attraverso le sue collusioni con la camorra, il silenzio, l’incapacità di prendere decisioni ecosostenibili sul da farsi, anche nella gestione ordinaria dei rifiuti.
Sino al 2009 la Campania vantava il triste primato dell’otto percento in raccolta differenziata, perché’ si preferiva per meri interessi economici pensare a costruire inceneritori, costruiti e gestiti dai soliti noti ed il cui residuo finale, nonché i filtri comunque vanno smaltiti.
Sito di stoccaggio delle "Eco balle" di Taverna del Re
Lo stesso tentativo di realizzazione di un nuovo inceneritore a Giugliano ove distruggere tutto il “tale e quale” attualmente stoccato nelle “ecoballe” di Taverna del Re e della ex Resit è un pensiero folle, visti i continui ritrovamenti di sostanze tossiche, pericolose e nocive all'interno di questi siti -- sostanze cancerogene e mutagene che certamente non vanno incenerite. A Napoli e Giugliano si è manifestato duramente contro questa “folle decisione”, ma le istituzioni vogliono andare avanti per la loro strada sempre e solo nella logica dell’interesse di pochi.
Per noi Meridionalisti Democratici è fondamentale mirare al “rifiuto residuo zero”, attraverso la raccolta differenziata, l’apertura di centri di compostaggio per la frazione umida, di fabbriche per il riciclo della plastica, del vetro, dell’alluminio. Relativamente ai “veleni” che l’intera classe politica ci ha regalato dalla metà degli anni 90 ad oggi, con il relativo carico di morte, vogliamo che questi siano rimossi totalmente. Non ci possiamo accontentare e non dobbiamo pensare possibile far dichiarare quei terreni non bonificabili, perché’ ciò non è vero, ma costa. Vogliamo che le bonifiche partano subito e che siano affidate ad aziende locali certificate e che diano occupazione a lavoratori del territorio. Non vogliamo altre Jacorossi o Recam, oggi Astir, aziende carrozzone che hanno solo intascato soldi pubblici senza mai bonificare nulla. La vera emergenza nazionale è la classe politica corrotta e collusa che dopo aver partecipato attivamente all'avvelenamento del territorio, ora vede nel business delle bonifiche e dell’incenerimento un’ulteriore possibilità di arricchimento.
--Nicola Olivieri