domenica 29 settembre 2013

La svendita delle aziende italiane danneggia il Sud





di Sabrina Creuso

Chi vive nel meridione sa che se c’è da tagliare si taglia prima al Sud; sa bene che bisogna mantenere un profilo basso nell’ investimento e nell’ imprenditoria perché c’è la camorra in agguato, e, in ogni caso, non si deve arrecare danno alle concorrenti del Nord. Chi vive nel meridione sa anche che le menti più vivide partorite nelle nostre terre svilupperanno idee geniali che porteranno soldi alle casse di chi garantirà loro stabilità economica: l’emigrazione intellettuale, quelle delle migliori menti, continua e diventare una vera emorragia per i nostri territori.

martedì 24 settembre 2013

L’affare degli inceneritori

I Meridionalisti Democratici hanno preso una posizione netta contro la costruzione di altri inceneritori nei nostri territori per specifici motivi economici oltre a quelli legati alla salute e alla difesa dell’ambiente già denunciati da medici, igienisti e ambientalisti. I Meridionalisti Democratici denunciano il tentativo di stroncare il giusto dibattito in corso sulla gestione e smaltimento dei rifiuti attraverso l’imposizione di una politica tesa a favorire esclusivamente l’incenerimento a scapito di riciclo totale, compostaggio e riutilizzo.

lunedì 16 settembre 2013

Fiera del Levante... ancora favole tricolori dal libro dei sogni!


Anche quest'anno, la Fiera del Levante di Bari ha rappresentato una stupenda passerella mediatica, ma non delle eccellenze pugliesi come si potrebbe presumere, bensì di politici di ogni ordine e grado, esattamente come negli scorsi anni. E come negli scorsi anni, con dovizia di particolari, sia gli intervenuti dal Parlamento italiano sia dalla politica locale, altro non hanno fatto che ripresentare discorsi quasi eguali a quelli proposti negli ultimi 15 anni, almeno secondo l'archivio a nostra disposizione.

lunedì 9 settembre 2013

Usura : Meridione maggiormente a rischio!

di Sabrina Creuso

Dal resoconto pubblicato il 22 agosto 2013 dall'ufficio studi della Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato (CGIA) di Mestre, che pubblica ad intervalli regolari ricerche su tematiche economiche e sociali, si evince come la politica dei tagli e della “spending review” messa in atto con il governo Monti e proseguita poi con il governo delle larghe intese di Enrico Letta abbia evidenziato un clamoroso rafforzamento del potenziale ricorso agli usurai, specialmente al Sud.

Di fatto, dei 5 miliardi di euro di tagli che sono stati applicati al credito per le famiglie, 3 miliardi riguardavano proprio le famiglie del sud Italia. In breve, il 60% dei 5 miliardi sono stati applicati al Sud dove vive solo il 34% della popolazione italiana.


Alcuni dati per capire meglio:

La Calabria ha ricevuto 374 milioni in meno, pari al 4.3 % di erogazioni bancarie in meno, la Basilicata 102 milioni in meno, pari a 4.2% di erogazioni bancarie in meno, poi abbiamo la Sicilia ed il Molise con 2.7% di erogazioni bancarie in meno, pari a 789 milioni in meno per la Sicilia e 40 milioni per il Molise, la Puglia ha registrato 2.3% di erogazioni bancarie in meno e infine la Campania con un meno 2,6% che purtroppo vede un monte impieghi ulteriormente danneggiato per un ammontare di 794 milioni di euro. Da questi dati, che si riferiscono al periodo fra il maggio 2011 e il maggio 2012, si comprende perché le regioni del Sud sono quelle maggiormente a rischio usura. Dagli stessi dati pubblicati dalla CGIA di Mestre, risulta che la regione più fortunata è il Trentino Alto Adige in cui le erogazioni bancarie sono aumentate del +0.7 %. Il Trentino Alto Adige ha un rischio di usura al 49.2% della media italiana, ovvero la metà, mentre la Campania ha il 169.2%, ovvero 69% di possibilità in più rispetto ad una media Italiana calcolata a 100.