venerdì 12 aprile 2013

Il "risorgimento" visto dai "vinti"


Conferenza con Pino Aprile e Gennaro de Crescenzo a Pozzuoli


Immagine
Intervento di Pino Aprile al Palazzo Toledo di Pozzuoli


E' perfettamente riuscito l’incontro-dibattito organizzato a Pozzuoli dall'associazione culturale AMT Arte Musei Territorio con il giornalista e scrittore Pino Aprile, giovedì 11 aprile 2013 sul tema del meridionalismo e delle sue evoluzioni alla luce della presenza della “rete”.


L’evento, organizzato presso lo storico Palazzo Toledo che ospita la biblioteca civica puteolana, ha visto la partecipazione di decine di studenti liceali puteolani, cittadini ed associazioni, tutti coinvolti, con forte emozione, dalla lettura di alcuni brani tratti dal libro “Terroni”, recitati dagli attori dell’associazione E_nart, in cui si descrivevano le violenze e le barbarie subite dalle popolazioni e dai territori meridionali per opera dei “cosiddetti” fratelli d’Italia negli anni dell’invasione dell’ex Regno delle Due Sicilie.  Al dibattito sono intervenuti Gennaro de Crescenzo, presidente del Movimento Neoborbonico, Franco Fumo, assessore alla cultura del comune di Pozzuoli, Carla Nizzolino dell’associazione AMT.  L’incontro è stato moderato dal giornalista Ciro Biondi.


Intervento del prof. Gennaro De Crescenzo
Nel corso del dibattito, relatori e partecipanti hanno posto l’accento sulla indubbia capacità del Sud Italia di produrre eccellenze creative e produttive, portando all'attenzione generale dati che dimostrano in maniera incontrovertibile come il Sud violentato ed invaso, con la cosiddetta unità d’Italia, sia passato da stato indipendente, ricco e florido, a prospera colonia utile a saldare debiti contratti dai colonialisti indebitati e massoni.


manifesto_maipiuterroni:Layout 1.qxd



A supporto di tale tesi, De Crescenzo ha evidenziato l’importanza della conoscenza della vera storia del “risorgimento” per capire come il Regno delle Due Sicilie fosse stato invaso e sconfitto da una congiura internazionale, capeggiata dal Regno Unito, che ha affidato gran parte del lavoro “sporco” a Garibaldi, ai suoi “prezzolati mercenari” e ai piemontesi.  Per il prof. De Crescenzo e per il movimento neoborbonico è fondamentale che le popolazioni dei nostri territori riescano attraverso la profusione della conoscenza della verità storica a far nascere una nuova classe dirigente competente, identitaria e territoriale, capace di rilanciarci e riscattarci.




Lettura di alcuni brani tratti da "Terroni"
Pino Aprile ha posto l’accento sulle capacità dei meridionali dello stivale di cogliere le materie prime, di elaborarle, di progettare nuove ricette sulla base di input giunti da lontano, da altre terre, da altre culture, e di trasformarle, adattandole alle condizioni locali sulla base di una capacità adattativa tipica delle nostre popolazioni.  Per Aprile, attraverso la “rete”, che esiste, come esiste la ruota e che nessuno potrà mai distruggere nel suo principio di essere, i giovani non hanno nulla da imparare più dai cosiddetti “anziani” (n.d.r. fuori dalla rete) rendendo forse antiquato il termine “terrone”, come sostiene nel suo ultimo libro, "Mai più terroni: la fine della questione meridionale".

Palazzo Toledo, Pozzuoli


Dopo la conferenza, Pino Aprile e Gennaro de Crescenzo ci hanno onorato con una breve visita alla nostra nuova sede in Pozzuoli.  Siamo particolarmente onorati anche della visita dei giornalisti  Ciro Biondi e Nico Pirozzi, direttore editoriale della collana Fatti e Misfatti.

Pino Aprile con Gino Balestrieri, segretario
dei meridionalisti democratici di Pozzuoli

Gennaro De Crescenzo con Gino Balestrieri, segretario
dei meridionalisti democratici di Pozzuoli
Pino Aprile con Massimo Langella, Presidente
dell'Associazione per il Meridionalismo Democratico
Nico Pirozzi con Gino Balestrieri, segretario
dei meridionalisti democratici di Pozzuoli